"Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono".
Per seguire Cristo è necessario LASCIARE qualcosa. Sempre.
In questo #Avvento devo cercare di lasciare tutto ciò che mi impedisce di andar dietro a Gesù, tutto ciò che si interpone tra me e Lui.

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"Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini".
Erano già pescatori, nella vita, ma ora Gesù eleva il loro lavoro, lo fa diventare missione. Questo fa capire che Gesù se ci chiama a seguirlo non ci snatura dalla nostra vita, non ci è chiesto di diventare "altri" rinnegando il passato. Gesù costruisce a partire da quello che siamo, lo eleva, lo innalza: la santità si innesta su una base che è l'umanità, la natura umana.

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"Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto" dice il centurione. Parole riprese tali e quali nella messa in latino:"Dòmine, non sum dignus ut intres sub tectum meum", prima della Comunione. Se il centurione non si trova degno che il Signore gli entri in casa, ci possiamo forse sentire degni noi, che entri dentro di noi con la Comunione? Eppure l'Eucaristia è farmaco, medicina per i discepoli del Signore.
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La liturgia del tempo di #Avvento è magnifica. Prendiamo per esempio la lettura dei vespri, tratta da Fil 4: "Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo dico ancora, rallegratevi"... In cosa dobbiamo rallegrarci sempre? Nel Signore! E S. Paolo aggiunge: "La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini". Il cristiano è chiamato a rallegrarsi in Gesù e ad essere affabile, perchè il vero cristiano si vede in primis dalle virtù umane.

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"Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore verrà". All'inizio dell'#Avvento il Signore ci chiede di essere attenti a ciò che succede nella nostra vita, a vivere e non lasciarci vivere, a scoprire l'azione divina nel "qui ed ora". Perché Dio c'è, fra le pieghe dell'apparentemente insignificante quotidiano.

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Oggi, svegliandoci ed iniziando questa nuova giornata, ricordiamoci che è la I domenica del tempo di #Avvento. Tempo di attesa, vigilanza, silenzio, di veglia, di trepidazione... Gesù deve venire a nascere ancora una volta nel mondo, per me, per te, per noi.

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Inizia con i primi vespri di oggi, #26novembre, il nuovo anno liturgico e in particolare il tempo di #Avvento. Tempo forte, tempo di grazia, tempo di #attesa, tempo di #silenzio e di #raccoglimento e riflessione. Non sprechiamo i giorni che il Signore ci dona, con la ricchezza che la #liturgia ci offre in questo tempo. Troviamo anche solo 5 minuti al giorno da dedicare ad un'attenta lettura della #ParoladiDio . Ne avremo frutti abbondanti!

"Vegliate in ogni momento pregando". Come si può fare questo? Anzitutto, seguendo il consiglio precedente: stare attenti a non appesantire il cuore in dissipazioni, ecc. Il che significa: essere sobri, essere padroni di se stessi, essere temperanti. Che non vuol dire godere della vita, anzi: vuol dire goderne nel modo giusto, secondo Dio.

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