Sotto la presidenza di Sandro #Pertini non ci fu la parata militare del 2 giugno dal 1978 al 1982.
Nel 1949, anno dell'ingresso dell'Italia nella NATO, se ne svolsero invece ben 10 contemporaneamente in altrettante città.
Fonte: https://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/verso_il_2_giugno_la_sfilata_su_via_dei_fori_imperiali.aspx
“Chi cammina talvolta cade. Solo chi sta seduto non cade mai.”
33 anni fa il nostro Paese perdeva Sandro #Pertini, il Presidente di tutti gli italiani. Dal 2015 a oggi la nostra giunta lo ha sempre ricordato, facendo tesoro dei suoi insegnamenti 👉 https://www.instagram.com/p/CpDCgR8NHVF/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
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Tempi diversi, Presidenti diversi.
“L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra.”
(Sandro Pertini - Discorso di Fine Anno 1978)
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Per #Ognissanti chiedo a San #Pertini e San #DiVittorio di vegliare su di noi: il #raveparty di zombie a #Predappio non dà fastidio mentre quello di #Modena diventa strumento per una stretta repressiva che piace a destra e a liberali sceriffi della fuffa. @potere_alpopolo@twitter.com
#modena #Predappio #raveparty #DiVittorio #Pertini #Ognissanti
La gioventù d’oggi troverà la sua strada. È una gioventù in gamba: non si lasci spaventare dagli scervellati, dagli sciagurati che si abbandonano alla violenza materiale (...) Quelli son provocatori, glielo ripeto. La gran maggioranza dei giovani, creda, sta dalla parte della libertà. E si comporterà bene. Io lo so! Lo so perché sono un uomo di fede. E un uomo di fede non deve mai disperare. Deve credere sempre nell’avvenire. #Pertini
Le persone che ammiro non sono quelle che ignorano la paura: sono quelle che avendo paura vanno avanti lo stesso. Così, quando seppi d’essere stato condannato a morte, io avvertii solo il bisogno di scrivere il mio testamento politico e di nasconderlo dentro le scarpe perché, dopo la fucilazione, lo dessero ai compagni. #Pertini
Se domani tre socialisti finiscono naufraghi in un’isola deserta, sa cosa fanno? Prima issano un cencio bianco perché una nave li veda, poi strappano il cencio in tre parti e formano tre correnti del Partito socialista. È la nostra maledizione. Da cosa viene tale maledizione io non lo so. Forse da una radice anarchica. Sì, un po’ di Bakunin c’è. Senza dubbio. I miei compagni non vogliono che lo dica ma, se non siamo un po’ anarchici, siamo troppo individualisti. #Pertini
Non v’è dubbio che il popolo italiano abbia ancora incrostazioni fasciste. Non v’è dubbio che le incrostazioni fasciste siano nella polizia. Sono perfino nella magistratura, nella scuola. E i ragazzi che escono da tale scuola, i ragazzi che crescono in tale società, non possono certo risultare uomini liberi e ben formati. Ci vuole pazienza, perbacco! Lei è troppo impaziente. Vedrà che le nuove generazioni saranno più capaci di vivere nella libertà. Ah, io credo nei giovani. #Pertini
Che in Italia il terreno qualunquista, così vicino al terreno fascista, sia un terreno fertile, è vero. Che alcuni italiani siano tanto cretini da augurarsi l’uomo forte è altrettanto vero. Come se non lo avessero già avuto, l’uomo forte. (...) se domani succedesse qualcosa in Italia, non ci sarebbero solo i metalmeccanici nelle piazze, mi creda, non ci saremmo solo noi antifascisti dai capelli bianchi, ci sarebbero anche i giovani. #Pertini.
Non è possibile che le piste rosse si trasformino sempre in piste nere! Strage di piazza Fontana: il questore Guida annuncia subito la pista rossa, Pinelli e Valpreda, poi viene fuori che è una pista nera. Bomba in via Fatebenefratelli: idem. Episodi di Padova: idem. Ora sono a Padova e non è possibile che si tratti di episodi isolati, indipendenti l’uno dall’altro. C’è dietro un’organizzazione che assomiglia tanto a quelle di altri paesi. #Pertini
Si direbbe che la classe politica uscita dalla Resistenza abbia dato il meglio di sé in vent’anni di lotta e che poi si sia messa a sedere, esaurita, incapace di mantener le promesse. Dove sono le riforme che ci eravamo impegnati a fare quindici o vent’anni fa? (...) Perché è inutile che mi si venga a dire: bisogna-sciogliere-il-Movimento-sociale. Non serve a nulla: sciolto il Movimento sociale, sorge un altro movimento fascista. #Pertini
Salvo una minoranza, la classe intellettuale in Italia è stata così vile! S’è adattata così presto al fascismo! Dopo s’è coperta il capo di cenere: ma prima! (...) se la cultura è solo nozionismo, io la respingo. Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla. #Pertini
Quando parlo di classe lavoratrice io parlo anche dei ceti medi. Quei ceti medi che non capiscono come i loro interessi non coincidano con gli interessi dei grandi industriali, dei grandi capitalisti: coincidono con gli interessi degli operai, dei contadini! Non capirlo è, da parte dei ceti medi, ripeter l’errore commesso dalla media borghesia in Cile, in Grecia, e nell’Italia del 1922. #Pertini
Perché la libertà sia una conquista solida, bisogna che abbia un contenuto sociale. Bisogna che affondi le sue radici in seno alla classe lavoratrice. Bisogna che effettui le riforme, che annulli le sperequazioni… Ma come è possibile che certi dirigenti statali vadano in pensione con un milione e mezzo al mese mentre altre categorie ci vanno con trenta e anche quindicimila lire? Che me ne faccio della libertà con quindicimila lire al mese? #Pertini
Chiariamo bene questo punto: Mussolini non fu fucilato per iniziativa personale di nessuno. (...) Il documento esiste: firmato da me per il Partito socialista, da Leo Valiani per il Partito d’azione, da Longo e Sereni per il Partito comunista, da Arpesani per il Partito liberale, da Marazza per la Democrazia cristiana, e da Cadorna. Esiste, si può trovare, si può pubblicare. Da esso risulta che il CLN si assume l’intera responsabilità per la morte di Mussolini e dà ordine di fucilarlo. #Pertini
Se io fossi stato in carcere per un reato comune, per bancarotta fraudolenta, che so, per un assegno a vuoto, che so, io… mi sarei suicidato. Perché, se ci stai per un reato comune, la galera è orrenda. Se invece ci stai per una fede politica e sai di rappresentare un simbolo, ecco: la tua giornata ha un senso e la tua cella non è più buia. #Pertini
Se una cosa va contro la mia coscienza, io non ci sto. Per esempio, quando ci fu da firmare il telegramma dei presidenti delle assemblee europee alla giunta cilena. Era un telegramma duro ma finiva con le parole: «Vogliate-credere-ai-sentimenti-della-nostra-alta-considerazione ». Saltai su e: «Cos’è questa storia?». «Non vuol dire nulla, si tratta di politesse française», risposero. E io: «C’è anche la politesse italienne. Io non firmo» #Pertini
Sapesse che diverbio ho avuto con l’ambasciatore sovietico pei fatti di Praga! Voi ristabilite l’ordine coi carri armati, gli ho detto, proprio alla maniera dei fascisti che lo ristabilivano con le baionette. Voi volete l’ordine che c’è nelle galere, nei cimiteri! Ci siamo lasciati male. Così male che non è più venuto da me e io non sono più andato da lui. #Pertini