Il messaggio includeva anche la foto di una parte del frutteto inghiottito dalle fiamme e un video dove una voce trafelata racconta ciò che si vede: 4 giovani uomini, mascherati come nel video precedente, che scendono verso le persone che cercano di spegnere l'incendio.
I messaggi sono stati inviati in un gruppo WhatsApp palestinese chiamato "Documentazione degli attacchi dei coloni".
Sabato, nel gruppo sono apparsi anche due laconici resoconti: “Per la seconda volta in poche ore, i coloni stanno attaccando il residente Abu Amer ai margini del villaggio di #Tekoa” e “I coloni circolano tra le case dei residenti nell'area araba di #alKaabneh (Maarjat) a nord-ovest di #Gerico, questa mattina”. ⬇3
10 aprile: Mohammed Balhan, 17 anni.
Colpito alla testa, al petto, all'addome e al bacino durante un'invasione del campo profughi di #AqabatJabr, con lancio di pietre contro gli invasori.
28 aprile: Mustafa Sabah, 15 anni.
Colpito al cuore dopo che lui e i suoi amici avevano lanciato pietre contro i soldati a 50 metri di distanza, mentre le truppe si avvicinavano nel villaggio di #Tekoa, vicino a Betlemme.
1 maggio: Mohammed al-Lad'a, 17 anni.
Colpito alla testa durante un'incursione nel campo profughi di #AqabatJabr, durante gli scontri con i soldati.
9 maggio: Hajar al-Bahtini, 5 anni.
Uccisa in un attacco aereo su #Gaza.
L'obiettivo: suo padre. ⬇7