Un sistema di quantificazione delle polveri #ULTRASOTTILI (attualmente non normate nonostante siano più pericolose delle polveri sottili) potrebbe essere quello di conteggiare il particolato a m3 con contatori di particelle. Vi sono strumenti che consentono anche di stimare la superficie del #particolato. Infatti a partità di peso complessivo del particolato la superficie di adsorbimento aumenta all'aumentare delle particelle. Particolato più sottile trasporta più #inquinanti.
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Cosa sono le polveri #ULTRASOTTILI? «E' un particolato quasi gassoso che si può spostare anche per mille chilometri e non si deposita facilmente. Quindi è una sostanza che persiste nello spazio e nel tempo e questo spiega il motivo per cui anche quando il traffico è scarso i dati delle polveri nelle città non scendono». (Antonio Cianciullo, Repubblica, 15 aprile 2005)
Queste polveri hanno un diametro 100 volte inferiore alle polveri del PM10. Anche 1000 volte. Non c'è la legge per quantificarle.
Sapete che le polveri #ULTRASOTTILI non sono normate? Nessuna legge si preoccupa di definirne un limite nonostante siano ancora più pericolose di quelle sottili perché oltrepassano i polmoni ed entrano nel flusso sanguigno giungendo negli organi vitali. Stiamo parlando delle polveri <PM0,1 che sfuggono alla misurazione delle centraline Arpa perché troppo sottili. Le centraline Arpa misurano il #PM10 e il PM2,5 ma non il PM0,1. Non sono tecnicamente in grado di intercettarlo. I nostri corpi sì.