Comunque parliamo di quanto è semplice la #UX delle ferrovie olandesi.
Stazioni pulite e con panchine, #treni regionali comunque di qualità e senza aria condizionata a manetta o assente.
Il sito è LEGGERISSIMO e sia l'acquisto online sia quello alle macchinette sono veramente 3-4 schermate, ricerca compresa, ed è super rapido. C'è stato un incidente uomo-treno, e il treno è stato direttamente cancellato invece di interminabili ritardi che ti tengono lì appeso, e le alternative erano subito disponibili. #Trenitalia scansate. #UnaBidaInVacanza.
#ux #treni #trenitalia #UnaBidaInVacanza
Oggi sul Monte Foltrone, cima della Montagna di Campli.
Una delle Montagne meno frequentate in #abruzzo che vi consiglio!
#UnaBidaInVacanza #PuntAway
#abruzzo #UnaBidaInVacanza #PuntAway
In aeroporto mi ritornano in mente le parole di Paruyr Sevak - poeta dissidente di epoca sovietica - sentite in questi giorni. Altre considerazioni sul viaggio nei prossimi giorni.
"(...)We are few, but we are called Armenians
We do not put ourselves above anyone
Simply our fortune has just been so different
Simply we have just shed too much blood
Simply in our lives of centuries long
When we were many and when we were strong
Even then we did not oppress any nation
See, centuries have come and centuries have passed
Yet over no one have we become tyrants
If we have enslaved, only with our eyes
And if we have ruled, only with our books
If we have prevailed, only with our talents
And if we have ever oppressed,
it has only been with our wounds (...)"
Oggi una considerazione sui danni che il marchio UNESCO può portare. Tempio pagano di Garni e Symphony of Stones, unici due luoghi - a parte i musei - in cui abbiamo pagato un biglietto per entrare. Per poi trovarsi umanizzati dei luoghi che lasciati "al naturale" avrebbero molto più facile.
A Garni giardini curati con grande spreco d'acqua in un'area praticamente desertica, lungo la Symphony of Stones - un canyon naturale scavato dall'acqua nel corso dei millenni - costeggiato da un tristissimo marciapiede in cui passa costantemente un trenino a motore modello trenino di San Luca. Il "brand" Symphony of Stones" è stato coniato da zero dall'UNESCO.
Nonostante tutto ciò i luoghi sono mozzafiato.
#UnaBidaInVacanza ft. #PuntAway
@Watchfire
Colori. Tanti, vari, diversi, che riempiono gli occhi. L'azzurro quasi irreale delle acque del lago, l'azzurro intenso del cielo, il giallo dei campi di grano, il verde dei prati, dei vulcani spenti e delle foreste, il rosso mattone delle croci di un cimitero del IX secolo e il grigio delle croci più recenti.
#UnaBidaInVacanza ft. #PuntAway
@Watchfire
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Torniamo al Lago Sevan per un tuffo e un po' di sole. Ci appostiamo in una sorta di baracchino composto da due panche, un tavolo e un tetto che potrebbe essere di amianto ma meglio non pensarci.
Un uomo anziano si avvicina e chiede se parliamo russo. Gli diciamo che no, non lo parliamo, e se ne va via salutandoci con un gran sorriso. Lo vediamo che si ferma qua e là per raccogliere i rifiuti dalla spiaggia. Potrebbe essere la storia che ha commosso il web.
Dopo un paio d'ore l'anziano torna e si siede nel baracchino di fianco al nostro.
Parla al telefono. Ce lo passa.
@manto risponde, lingua inglese: "Ah, si paga? OK, tanto ce ne stiamo andando".
Era solo un merdosissimo balneare o - peggio - presunto tale che voleva fare la cresta.
Corporativisti di tutto il mondo unitevi.
#magarimori
#PuntAway #UnaBidaInVacanza #magarimori
So che nel fediverso abbiamo grandi cultori del brutalità sovietico. Ecco a voi la Sevan Writers House, a 2.000 metri, affacciata sul lago Sevan e con alle sue spalle il monastero di Sevanank. Per un periodo è stato un hotel, ora completamente abbandonato. #cosebrutte
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Appunti sparsi dalla regione di Lori, Armenia.
Le gole di Debed e Dzorsget hanno un'impressionante concentrazione di monasteri. A differenza di quelli del sud, questi venivano edificati nei pressi dei centri abitati, perché nelle regioni settentrionali avvenivano meno incursioni di forze non armene.
La sacralità della regione è sfregiata dall'industria mineraria. Le persone di Mghart si oppongono dal 2017 all'espansione di una miniera d'oro. Altre miniere estraggono soprattutto molibdeno. Tra le conseguenze dirette c'è la devastazione dell'areale forestale, già in ritirata per il cambiamento climatico. In seconda battuta, l'inquinamento dei terreni.
Ieri abbiamo pranzato con un'aquila reale che volteggiava sulle nostre teste, e aveva un'apertura alare forse superiore a due metri.
Oggi gita fra Alaverdi, Odzun, Stepanavan e Vanadzor. Monasteri (fra cui gli unici patrimonio UNESCO dell'Armenia), santi, madonne (in tutti i sensi) e montagne spettacolari.
Tutto ciò grazie a compare Albert che, per la modica cifra di 30€ a testa, ci ha scarrozzato in giro tutto il giorno parlando dieci parole di inglese, ma usando Google Translate ogni volta che voleva comunicare.
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Il toot di oggi è dedicato alla marshrutka, маршрутка o ավտոբուս in armeno.
Quel mezzo di trasporto che sai che c'è (forse), non sai se parte, non sai quando parte (a discrezione del driver). Però è l'unico mezzo di trasporto pubblico che ti porta dalla seconda alla terza città dell'Armenia.
Grazie alla marshrutka 374 da Gyumri siamo arrivati a Vanadzor.
In foto le montagne che circondano Vanadzor e dei cuccioli di cane randagio carini carini.
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Se quellə di Vita Lenta scoprissero il treno Yerevan-Gyumri, anche l'altopiano armeno conoscerebbe la gentrificazione.
Tre ore e mezza per una manciata di chilometri, dove incontrare:
- L'unica centrale nucleare armena, che la Farnesina segnala come luogo a cui girare alla larga
- Steppa e assenza di vita umana, intervallate da vulcani spenti
- Un carro armato abbandonato
- Un bacino che la Tuchia ha pensato bene di tenere per lo più per sé
E poi c'è Gyumri, di tufo nero e arancione. Edifici che raramente superano il piano terra ma con una forte presenza scenica. Magnetici.
Con la ricostruzione successiva al terremoto del 1988, la pianta urbana ha assunto connotati fermamente squadrati, simmetrici. Come un western ambientato nel Cretaceo, con un tocco di neoclassico russo.
Fra fortezze in tufo nero, chiese in tufo nero e un'altra statua alla Madre Armenia, chiudiamo le 3 ore di treno e 14km di oggi con una meritatissima birra Gyumri a Gyumri!
#UnaBidaInVacanza ft. #PuntAway
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Negli anni ho scoperto di avere un discreto pallino per le geografie desertiche e deserte.
Quello che ancora non sapevo, è di avere un sotto-pallino: quello per le oasi o per qualsiasi spazio verde in una geografia desertica e deserta.
L'altipiano armeno, grazie al suo incedere steppico, ne ha permesso l'emersione.
Immaginate chilometri e chilometri di montagne arse dal sole. Ciuffi di erba gialla imploranti. E poi, d'un tratto, un serpente verde di arbusti di media taglia. A volte addirittura degli alberi da frutto.
E con la bocca spalancata: "Toh, là ci deve essere per forza un corso d'acqua. Bellissimo!".
Oggi una full immersion nella natura e nella cultura di un Paese particolare che ci sta regalando paesaggi spettacolari.
#UnaBidaInVacanza ft. #PuntAway
@Watchfire
Ps: fra poco ci aspetta una degustazione di vini Armeni. Dopo potremmo non rispondere più dei nostri toot. :blobthinkingcool:
Un anno fa, io e @manto attraversavamo in silenzio e denti stretti il Memoriale e cimitero di Srebrenica-Potočari.
Oggi abbiamo fatto lo stesso presso il Tsitsernakaberd, il Complesso memoriale del genocidio armeno.
Una tavola racconta di come i Giovani turchi si siano ispirati all'Inquisizione spagnola. A me venivano in mente anche i laagers inglesi in Sudafrica.
E rimuginavo sull'alleanza tra Impero tedesco ed ottomano, e a cosa poi accadde meno di vent'anni dopo in Germania.
Note, alcune delle quali molto dolenti: assenza di mappe; fotografia utilizzata due volte ma con descrizione diversa (attaccabile dai negazionisti turchi e azeri e dai riduzionisti israeliani); assenza del genocidio di Srebrenica tra quelli del XX secolo.
Ieri come oggi, il nazionalismo è un'illusione facile.
Oggi momento toccante del viaggio. Visita al memoriale e al museo del genocidio degli Armeni. 1milione e 200mila persone deportate e assasinate dal governo dei Giovani Turchi.
Poche parole, tanta rabbia e la consapevolezza che questo genocidio ha fatto da apripista nei metodi e nelle narrazioni a quelli che lo hanno seguito.
#UnaBidaInVacanza ft. #PuntAway
@Watchfire
@manto ha già raccontato tutto di questa giornata #PuntAway ft. #UnaBidaInVacanza.
Una giornata che potremmo descrivere come "turistica" nella sua accezione negativa, sempre che ce ne sia una positiva. Una giornata passata sui mezzi, per visitare un singolo luogo per un'ora scarsa... è il Male in Terra. E infatti eravamo circondatə da moltə seguacə del papa polacco che crocifiggevano Gesù in petto a ogni pie' spinto.
La mia intenzione era però quella di parlare dei compromessi.
Sì, perché quando la compagna di viaggio di Berlino ha sfanculato l'unica nostra speranza di tornare a casa, allora ho deciso di togliere la ruggine all'arte forgiata in anni vissuti intorno 39esimo meridiano Est: contrattare. Da 23,80 a 19,04 euro.
Da qualche parte c'è una morale, una massima altissima. Ma sono ancora troppo carico da questa impresa.
Oggi visita al Monastero di Tatev, forse uno dei luoghi più suggestivi e noti in #Armenia, ma vale assolutamente la pena.
Menzione d'onore per il tassista che ci ha riportato in città a Goris con una vecchissima Lada che faceva i 50 a fatica.
Intanto siamo sulla marshrutka, un piccolo bus da 15 post che ci riporta a Yerevan.
Nelle cuffie i Gogol Bordello, parte Wonderlust King:
"I traveled the world looking for understanding
Of the times that we live in
Hunting and gathering first hand information
Challenging definitions of sin"
#armenia #UnaBidaInVacanza #PuntAway
Penso che il primo incontro con il termine "harraga" sia avvenuto leggendo Il mare di mezzo di Gabriele del Grande.
"Coloro che bruciano (la frontiera)".
Può esserci qualcosa di più bello? Bruciarla nel senso di attraversarla, contro ogni regime di visti e passaporti. Bruciarla, aggiungo io, nel senso letterale del termine.
E nonostante questa fascinazione dai molteplici semplificati, quella più grande rimane proprio per l'oggetto da ignire.
Nei pressi di un confine, mi esalto.
E quindi avrò ripetuto un oceano di volte a @manto che, da quell'altura di Khndzoresk, potevamo vedere il Naxçıvan, l'Azerbaijan e, facendo dell'occhio fessura, l'Iran.
Proprio sopra Goris, condannata dalla geografia al fiorire di negozi di articoli militari. Con tanto di elicotteri a ronzare sopra le nostre teste.