Il presupposto a fondamento di una decisione non sta nelle modalità o nelle procedure seguite per elaborarla ma nella capacità di assumere una responsabilità, di risponderne a sé e agli altri.
Demandare alle AI un’autonomia decisionale significa aver preso la decisione di disertare la nostra responsabilità e di appaltare la nostra vita a una macchina. Gli unici ad aver fatto una scelta - e a risponderne - siamo noi, la macchina non fa alcuna scelta né prende decisioni ma, semplicemente, calcola e non è una metafora ma la parola più attinente a ciò che realmente accade in un calcolatore.
Continuare a usare parole e concetti che attengono alla fenomenologia dell’umano per descrivere gli automatismi delle macchine significa contribuire, consapevolmente o no, ad alimentare una narrativa distorta e scollata dalla vita, una scelta o una decisione che dovremmo ben meditare perché invoca delle inevitabili responsabilità.
#ai #etica #algoretica
Spunto per "l'approccio etico ... per accompagnare questa stagione dell'innovazione tecnologica." ... #AIethics #algoretica #algorethics via #PaoloBenanti https://www.paolobenanti.com/post/gpt-palm-eroina
#aiethics #algoretica #algorethics #paolobenanti
... una domanda sempre utile da porsi.
#ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) #AIethics #algoretica via #Avvenire @avvenire #PaoloBenanti https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/il-valore-dei-dati-e-della-vita-paolo-benanti
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𝗔𝗹𝗴𝗼𝗲𝘁𝗵𝗶𝗰𝘀 𝗮𝗻𝗱 𝗔𝗹𝗴𝗼𝗰𝗿𝗮𝗰𝘆: 𝗮𝗻 "𝗲𝘅𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗲" 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺 [𝗽𝗮𝗿𝘁 𝟭]
📷Article here (ENG and ITA vers)--> https://bit.ly/AlgoethicsAndAlgocracy-P1
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"la capacità di creare e agire su piani a lungo termine, di accumulare potere e risorse («ricerca di potere»). #GPT4 ha, in altre parole, «#agentività» (agency) cioè ..." Via @corriere #PaoloBenanti ... 🤔 ... #AIethics #bioeticaglobale #algoretica
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Mi piace ascoltare le riflessioni di padre #Paolo #Benanti ... #AIethis #globalethics #algoretica #PaoloBenanti @avvenire #Avvenire
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/macchine-che-prendono-potere-e-il-giusto-valore-delluomo
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Un algoritmo non ha etica, esegue il compito per il quale è stato ottimizzato senza possederlo. Non ha storia e nemmeno un orizzonte di aspettative.
Un algoritmo:
0] non ha vissuti;
1] non fa esperienza di un mondo;
2] in ciò che compie non ne va mai di sé;
3] non fa esperienza delle attività (procedure) che compie;
4] non genera identità;
5] non prende posto nei contesti consapevole di sé, in relazione agli altri e al mondo;
In sintesi: è privo di quelle qualità/possibilità che riconosciamo come specifiche dell’ontologia dell’umano, anche quando porta a compimento obiettivi complessi.
In questa simulazione effettuata nel 1998/99, una Rete Neurale Artificiale (ANN) gioca al Dilemma del Prigioniero (https://thinkinpark.it/2021/02/15/il-dilemma-del-prigioniero-e-le-strategie-di-negoziazione/). Interagisce con gli operatori logici a quel tempo considerati più adattivi ed efficaci imparando a riconoscere le loro strategie di gioco e battendoli tutti, sempre ed indipendentemente dalla tabella di payoff del gioco.
Un algoritmo non ha etica, esegue il compito per il quale è stato ottimizzato senza possederlo. Non ha storia e nemmeno un orizzonte di aspettative.
Un algoritmo:
0] non ha vissuti;
1] non fa esperienza di un mondo;
2] in ciò che compie non ne va mai di sé;
3] non fa esperienza delle attività (procedure) che compie;
4] non genera identità;
5] non prende posto nei contesti consapevole di sé, in relazione agli altri e al mondo;
In sintesi: è privo di quelle qualità/possibilità che riconosciamo come specifiche dell’ontologia dell’umano, anche quando porta a compimento obiettivi complessi.
In questa simulazione effettuata nel 1998/99, una Rete Neurale Artificiale (ANN) gioca al Dilemma del Prigioniero (https://thinkinpark.it/2021/02/15/il-dilemma-del-prigioniero-e-le-strategie-di-negoziazione/). Interagisce con gli operatori logici a quel tempo considerati più adattivi ed efficaci imparando a riconoscere le loro strategie di gioco e battendoli tutti, sempre ed indipendentemente dalla tabella di payoff del gioco.
Un algoritmo non ha etica, esegue il compito per il quale è stato ottimizzato senza possederlo. Non ha storia e nemmeno un orizzonte di aspettative.
Un algoritmo:
0] non ha vissuti;
1] non fa esperienza di un mondo;
2] in ciò che compie non ne va mai di sé;
3] non fa esperienza delle attività (procedure) che compie;
4] non genera identità;
5] non prende posto nei contesti consapevole di sé, in relazione agli altri e al mondo;
In buona sostanza, un è privo di quelle qualità/possibilità che riconosciamo come specifiche dell’ontologia dell’umano.
In questa simulazione effettuata nel 1998/99, una Rete Neurale Artificiale (ANN) gioca al Dilemma del Prigioniero (https://thinkinpark.it/2021/02/15/il-dilemma-del-prigioniero-e-le-strategie-di-negoziazione/). Interagisce con gli operatori logici a quel tempo considerati più adattivi ed efficaci imparando a riconoscere le loro strategie di gioco e battendoli tutti, sempre ed indipendentemente dalla tabella di payoff del gioco.
Un algoritmo non ha etica, esegue il compito per il quale è stato ottimizzato senza possederlo. Non ha storia e nemmeno un orizzonte di aspettative.
Un algoritmo:
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1] non fa esperienza di un mondo;
2] in ciò che compie non ne va mai di sé;
3] non fa esperienza delle attività (procedure) che compie;
4] non genera identità;
5] non prende posto nei contesti consapevole di sé, in relazione agli altri e al mondo;
In buona sostanza, un è privo di quelle qualità/possibilità che riconosciamo come specifiche dell’ontologia dell’umano.
In questa simulazione effettuata nel 1998/99, una Rete Neurale Artificiale gioca al Dilemma del Prigioniero (https://thinkinpark.it/2021/02/15/il-dilemma-del-prigioniero-e-le-strategie-di-negoziazione/). Interagisce con gli operatori logici a quel tempo considerati più adattivi ed efficaci imparando a riconoscere le loro strategie di gioco e battendoli tutti, sempre ed indipendentemente dalla tabella di payoff del gioco.
#algoretica #ai #gametheory
«Le tecnologie digitali non sono soltanto strumenti che si limitano a modificare il modo in cui interagiamo con il mondo, come la ruota o il motore. Sono soprattutto sistemi che danno forma (formattano) e influenzano sempre più il modo in cui comprendiamo il mondo e ci rapportiamo a esso, così come il modo in cui concepiamo noi stessi e interagiamo tra noi. In altre parole, sono re-ontologizzanti, cioè modificano la natura intrinseca (l’ontologia) di quello che toccano.»
—[Luciano Floridi, Pensare l’infosfera]
#algoretica
La decostruzione non dovrebbe passare attraverso la falsificazione di una posizione o di una teoria mostrando la distanza tra ciò che un sistema artificiale promette e ciò che invece mantiene (differenza tra idealità e fattualità).
Bisogna portarsi fuori dalla prospettiva del test di Turing.
Perché abbia un valore per gli umani la decostruzione dovrebbe portarsi fuori dai codici previsti dai sistemi artificiali, al di là dall’ambito di compatibilità predefinito dalle teorie che li sostengono. Mettere a tema la differenza tra il modo di manifestare una intelligenza e il modo di concepirla significa rimanere impantanati nell’ambito di compatibilità e di possibilità aperto da quei codici e dalla loro prospettiva sulla vita. È come cercare di elevarsi tirandosi su dai lacci delle proprie scarpe.
Occorre invece mettere a tema come una certa prospettiva sulla intelligenza e sulla vita - quella dei sistemi artificiali - mentre consente alcuni modi e forme del vivere, contemporaneamente, spegne possibilità e modi dell’esistere che non si riconoscono in quella prospettiva e nella conseguente narrativa: previsione, calcolabilità, competizione, dominio, controllo, strategie ecc…
Perché abbia un senso per gli umani la decostruzione della prospettiva offerta dalla AI deve lasciare apparire possibilità ontologiche che quella prospettiva ha oscurato e reso inaccessibili.
Da un punto di vista sociale ed umano 𝙗𝙞𝙨𝙤𝙜𝙣𝙖 𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙖 𝙩𝙚𝙢𝙖 𝙡𝙖 𝘼𝙄 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙖𝙥𝙚𝙧𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙤 𝙖𝙡 𝙘𝙪𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙤 𝙨𝙞 𝙢𝙪𝙤𝙫𝙚 𝙤𝙜𝙜𝙞 𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙣𝙯𝙖.
Franziskus I: Die Unterzeichnung des #RomeCall für #AIEthics durch Katholiken, Juden und Muslime macht Hoffnung. Die Religionen begleiten die Menschheit mit Hilfe der ethischen Reflexion des Gebrauchs von Algorithmen bei der Entwicklung einer Technologie, die dem Menschen dient. #algoretica https://twitter.com/Pontifex_de/status/1612789102767751170
#algoretica #aiethics #romecall
Il #metaverso è stato negli ultimi anni oggetto di enormi somme investite dalle maggiori aziende per mettere a punto la tecnologia che lo renderebbe possibile. Ma di che si tratta? Cosa fare per non esserne «colonizzati»? Serve una #algoretica
👇
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/metaverso-algoritmi-blockchain/
"abbiamo poche informazioni su come i milioni di decisioni algoritmiche apparentemente minori che modellano i flussi di informazioni ogni secondo potrebbero alterare il nostro comportamento collettivo. Ma, e questo è motivo di grande cautela, per quel che ne sappiamo la formazione del soggetto è sociale e dipende evolutivamente anche dall’interazione effettiva tra persone"
#Decidim #Partecipazione #Algoretica
Di Paolo #Benanti e Sebastiano #Maffettone sul #Corriere
https://www.corriere.it/opinioni/21_luglio_26/algoritmi-nuovi-strumenti-partecipazione-politica-501a6630-ee23-11eb-b806-66e6aa5ff564.shtml
#Decidim #partecipazione #algoretica #Benanti #Maffettone #corriere
Perde il controllo dell'auto e uccide la studentessa di Teheran, giovane promessa dell'elettronica.
Una storia vera?
#IntelligenzaArtificiale e #AlgorEtica
#AI #whistleblowing #StopKillerRobots
https://informapirata.altervista.org/person-of-interest/
#intelligenzaartificiale #algoretica #ai #whistleblowing #stopkillerrobots
La discriminazione #algoritmica e il “lavoro fantasma” non sembrano problemi che affliggono le intelligenze artificiali per caso. di Paolo #Benanti sull'#OsservatoreRomano
#algoretica
https://www.osservatoreromano.va/it/news/2021-02/quo-048/colonialismo-digitale.html
#algoritmica #Benanti #osservatoreromano #algoretica