Oggi sul mio blog citazione da "Una storia d’amore. Lettera a mia figlia transgender" di Carolyn Hays, un libro che parla di una famiglia amorevole e di un'assurda storia di transfobia.
«Un giorno mi sono sentito solo, è bastato questo. Una densa foschia, un’opacità asfissiante: era la solitudine che si prova a essere estraniati dal proprio corpo e, per estensione, dal mondo. La mia solitudine non chiedeva nulla in cambio; s’infettava per noncuranza. Di rado ragionava a voce alta. Io la trascuravo, la mia solitudine, e lei risentita dilagava. Finché non è diventata una foresta sopra di me.»
Storia del mio breve corpo, Billy-Ray Belcourt